Media e pandemia. Il nuovo oppio dei popoli?

Autore: - Sezione: Attualità
Media e pandemia. Il nuovo oppio dei popoli?

Ci vuole una certa scorza per non farsi intaccare. Da cosa chiederete? Dal panico, dall’ansia e dalla paura che i media inculcano demonizzando ed esasperando una pandemia già per definizione tragica.
L’esortazione, è quella di non restar troppo drogati da questo oppio dei popoli che news, interviste e talk shows ci propongono di buon grado, diventando mero accompagnamento al tunnel dell’angoscia.
Che la situazione sia ancora delicata è un fatto, che serva prudenza è una certezza, che occorra perseguir precauzioni, una verità, che il vaccino sia la strada giusta per combattere il virus, pressoché un dogma. Siamo cittadini responsabili, abbiamo compreso cosa stiamo vivendo e stiamo cercando tutti di darci una mano per uscire al più presto da questa melma. Non drogateci di confusione, melodrammi e dati mal interpretati! Sui dati, un inciso. O da un giorno all’altro si guarda l’andamento delle ospedalizzazioni, o si studia il numero dei decessi, o si analizzano i tamponi risultati positivi sul totale somministrati, al netto di quelli impartiti a coloro che, da già positivi, si sottopongano al secondo controllo, non mischiamoli in un tutt’uno, ciascuno stream ha un significato diverso. Soprattutto: facciamo presentare i dati dai canali di informazione istituzionali, da chi abbia la competenza di spiegarli.
Non si possono ulteriormente dilaniare le relazioni umane, non si possono stravolgere di più le dinamiche già complicate della vita di tutti i giorni di persone e famiglie, non ci si può permetter di affossare la già precaria economia, servono equilibri. Come si fa a generare equilibri in situazioni complesse? Si riesce a farlo, definendo poche ma buone regole comportamentali, facili da comprendere, semplici da rispettare e di fattibile controllo. Ai decisori sono richiesti polso e coerenza. Sotto alcune proposte.
i) Obbligo vaccinale da perseguire in base alle prescrizioni della comunità scientifica, alle indicazioni dell’organizzazione mondiale della sanità e alle linee guida delle agenzie preposte ad approvare l’erogazione di farmaci e vaccini. ii) Abolizione delle quarantene per i vaccinati in terza dose. iii) Gestione dello stato di malattia per chi avverta sintomi virali e risulti positivo al test molecolare, con 7 giorni solari di scarto come tempo intercorrente fra il primo ed il secondo tampone. iv) Controllo del super green pass, igienizzazione delle mani, rilevazione della temperatura corporea e mascherina per accedere a luoghi pubblici chiusi e mezzi di trasporto. Chiaramente, nei luoghi conviviali, mascherina indossata solo se non al proprio tavolo. v) Didattica a distanza solo per gli studenti formati ad usare computers, smartphones e tablets, a far età almeno dalle medie e a discrezione della singola scuola. vi) Lavoro agile a discrezione di ciascun’azienda, per quelle professioni che non richiedano la presenza fisica in loco. vii) Sanificazione ed igienizzazione, con frequenza settimanale, di luoghi di lavoro e spazi pubblici chiusi.
Sapere cosa occorra fare e come doversi comportare, rassicura, aiuta ad aver fiducia, stempra le tensioni e fa muovere le persone insieme.
Marco Magliocco